Pin Ups

Pin Ups
album in studio
ArtistaDavid Bowie
Pubblicazione19 ottobre 1973
Durata33:42
Dischi1
Tracce12
GenereGlam rock
Pop rock
EtichettaRCA Records
ProduttoreKen Scott, David Bowie
RegistrazioneChâteau d'Hérouville, Francia, luglio-agosto 1973
FormatiLP, MC, CD
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 100 000+)
David Bowie - cronologia
Album precedente
(1973)
Album successivo
(1974)
Singoli
  1. Sorrow
    Pubblicato: 28 settembre 1973
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Ondarock[2]
AllMusic[3]
Piero Scaruffi[4]
Rolling Stone[5]
Sputnikmusic[6]
Robert Christgau[7]B-

Pin Ups è un album dell'artista inglese David Bowie, pubblicato nel 1973 dalla RCA Records e ristampato su compact disc per la prima volta nel 1984.

Composto interamente da cover del periodo 1964-1967, l'album rappresentò uno dei maggiori successi commerciali di Bowie. Nel 1973 gli assicurò peraltro lo status di artista con le migliori vendite nel Regno Unito. Inoltre nel mese di novembre, l'artista stabili' il primato di 6 album nella Top 40 britannica: Bowie ricevette il disco d'oro infatti per Ziggy Stardust, Aladdin Sane, le riedizioni di Space Oddity, The Man Who Sold the World e Hunky Dory, e appunto per Pin Ups.[8]

Poche settimane prima che cominciassero le registrazioni anche Bryan Ferry aveva iniziato a lavorare ad un album di cover, intitolato These Foolish Things, che sarebbe uscito il 5 ottobre. Secondo quanto riportato in Bowie: Loving the Alien di Christopher Sandford, quando scoprì che Bowie stava facendo altrettanto chiese alla Island Records di presentare un'ingiunzione contro la RCA per impedire che Pin Ups venisse pubblicato per primo.[9] Nella biografia Stardust: The David Bowie Story, Henry Edwards sostiene che Bowie disse a un amico che voleva "avere un vantaggio su Ferry", dopo aver appreso del suo album,[9] mentre in Strange Fascination: David Bowie, the Definitive Story di David Buckley, la reazione dell'ex cantante dei Roxy Music viene descritta solo leggermente "apprensiva" e a quanto pare Bowie per primo gli telefonò per risolvere eventuali problemi.[9]

In origine l'idea di Bowie sarebbe stata quella di disseminare tra le tracce un verso alla volta di una nuova versione di The London Boys, uscita come lato B nel 1966 che, come dichiarò alla rivista Rock, «parla di un ragazzo che arriva a Londra, si impasticca e va fuori di testa, roba del genere».[10] Il progetto fu però abbandonato.

  1. ^ (EN) Pin Ups, su British Phonographic Industry. URL consultato il 21 aprile 2016.
  2. ^ Recensione Ondarock, su ondarock.it, www.ondarock.it. URL consultato il 26 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2016).
  3. ^ Recensione AllMusic, su allmusic.com, www.allmusic.com. URL consultato il 26 novembre 2016.
  4. ^ Recensione Piero Scaruffi, su scaruffi.com, www.scaruffi.com. URL consultato il 26 novembre 2016.
  5. ^ Recensione Rolling Stone, su rollingstone.com, www.rollingstone.com. URL consultato il 26 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).
  6. ^ Recensione Sputnikmusic, su sputnikmusic.com, www.sputnikmusic.com. URL consultato il 26 novembre 2016.
  7. ^ Recensione Robert Christgau, su robertchristgau.com, www.robertchristgau.com. URL consultato il 26 novembre 2016.
  8. ^ Official Albums Chart Top 50 - 04 November 1973 - 10 November 1973, su officialcharts.com, www.officialcharts.com. URL consultato il 26 novembre 2016.
  9. ^ a b c Sorrow, su bowiesongs.wordpress.com, www.bowiesongs.wordpress.com. URL consultato il 26 novembre 2016.
  10. ^ Pegg (2002), pp. 270-272.

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